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Michela Moioli: Snowboard & Prevenzione

Michela Moioli: Snowboard & Prevenzione

Quando si ha a che fare con una disciplina sportiva a livelli agonisticamente superlativi, la manutenzione della Macchina Corpo è un imperativo ancora più inderogabile. Ne sa qualcosa la bergamasca Michela Moioli, classe 1995, campionessa mondiale e olimpica di snowboard cross, impegnatissima in questo periodo a concretizzare un ragguardevole obiettivo: acchiappare, a febbraio, l’oro mondiale in occasione della rassegna iridata di Bakuriani, in Georgia.

In realtà, il training, per Michela, è qualcosa che non finisce mai. Nella stagione estiva la fuoriclasse azzurra, che studia tra l’altro Scienze Motorie, si allena tutti i santi giorni: al mattino lavora intensamente, poi arriva la pausa per il pranzo, riposino di un’oretta e poi si riparte alla grande con l’attività fisica. In autunno, scia al mattino e nel pomeriggio si dedica alle sessioni in palestra. E d’inverno vanno in scena le gare, «che sono giornate infinite!», sorride la campionessa.

«Mi reputo davvero fortunata, perché ho l’opportunità di vivere di sport. E di uno sport che io amo visceralmente e che mi ha stregato sin da quando ero piccina». Michela Moioli, lo ricordiamo, ha disputato la sua prima Coppa del Mondo all’età di 17 anni. «E devo dire che mi entusiasma constatare come questo amore sia ripagato». Le scintillanti medaglie conquistate nei campionati mondiali e alle Olimpiadi sono lì a testimoniarlo. «So benissimo che tutto ciò non sarà per sempre: arriverà il momento che anche io dovrò appendere lo snowboard al chiodo… Ed è per questo che intendo, come dire, premunirmi, approfondendo le conoscenze tecnico-scientifiche nelle attività motorie dell’uomo: la mia volontà, infatti, è quella di continuare un domani a frequentare l’ambiente sportivo che adoro così tanto». Atteggiamento lungimirante che Michela riversa anche (e soprattutto) nella gestione della salute personale. Fisica e psichica. «Già, l’assetto mentale, per qualsiasi atleta, è un ingrediente essenziale del benessere individuale. A momenti più della preparazione fisica. Non vi dico che cosa ha significato per me, dal punto di vista del coinvolgimento emotivo, essere portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Pechino 2022! Dal 2014 posso contare sul supporto di una mental coach, con la quale interagisco strettamente per adattare la “macchina” organica e mentale alle necessità che di volta in volta mi ritrovo ad affrontare».

Michela possiede, scolpito nel DNA, il… gene dello sport. In estate, quando potrebbe godersi il meritato ristoro baciata dal sole, che cosa fa? «Surf da onda! Eh, già: cavalco le onde utilizzando una tavola da surf. Mi piace un sacco il mare, ma non per riposare: ai miei occhi è una bellissima palestra outdoor!». Ma qualche bella serie tv da godersi in panciolle sul divano? «Le vedo, certo, ma su di me funzionano per conciliarmi il sonno: tra gli allenamenti, le competizioni e lo studio, arrivo a fine giornata a dir poco cotta».

In questo valzer di serrati impegni quotidiani, Michela non trascura la prevenzione. Sa perfettamente che è sempre di cruciale importanza ritagliarsi una doverosa fetta di tempo all’insegna della diagnosi precoce dei tumori. Ecco perché ha voluto sottoporsi alla Diffusion Whole Body, qui, nel Centro ASC di Castelli Calepio: sì, parliamo della famosa, evoluta Risonanza Magnetica capace di scovare in una sola seduta la presenza di lesioni tumorali maligne assai piccole, di 4-5 millimetri appena. «Io comprendo la ritrosia delle persone, che magari preferiscono non affrontare un controllo diagnostico o i semplici esami del sangue per timore di confrontarsi con chissà quale verdetto», afferma Michela. «Lo capisco: è uno scoglio iniziale davvero grande. Credo però che dovremmo sforzarci di accettare una verità molto semplice: sapere prima significa agire presto. E se il responso è negativo, be’, meglio ancora: vuol dire che saremo in pace con noi stessi per aver tributato tutte le giuste attenzioni al nostro organismo».