ASC mette in campo tutto il suo sapere scientifico per la salute del tuo cuore. Il centro offre infatti un pacchetto di prevenzione cardiologica in linea con le linee guida internazionali:
Le malattie cardiache sono tra le prime principali cause di morte in Italia.
Sebbene tali patologie tendano ad essere pensate come un problema medico che si verifica solo in età avanzata o che colpisce quasi esclusivamente gli uomini, entrambe queste ipotesi sono false e potrebbero essere pericolose per la salute. In effetti, le malattie cardiache possono svilupparsi a qualsiasi età e colpiscono entrambi i sessi. Inoltre, le persone con determinati fattori di rischio possono correre un rischio molto maggiore legato a tali malattie e ai problemi che possono causare.
La buona notizia: la prevenzione cardiologia può aiutare a ridurre i rischi di malattie cardiache identificando i fattori di rischio associati alla malattia e fornendoti la guida e le cure necessarie per affrontare questi problemi e migliorare la tua salute cardiovascolare.
Visita cardiologica con elettrocardiogramma
La visita cardiologica consiste in una valutazione professionale da parte di un medico cardiologo e costituisce il momento fondamentale del percorso volto a sondare la salute del cuore. La visita cardiologica è corredata dall’ ECG (l’elettrocardiogramma), che permette di avere la registrazione grafica dell’attività elettrica cardiaca. Pochissimi minuti di durata, nessuna manovra invasiva né alcuna somministrazione di farmaci: di agevolissima esecuzione, costituisce un essenziale esame capace di offrire al medico cruciali indicazioni sullo stato di salute del cuore: frequenza cardiaca, presenza di ingrandimenti cardiaci, sofferenze ischemiche…Ciò è possibile valutando le variazioni elettriche che si osservano durante l’attività cardiaca. L’esame è indispensabile prima di praticare un’attività sportiva.
Durante la visita cardiologica, il confronto con il cardiologo consente inoltre di effettuare una disamina accurata dei propri stili di vita attraverso la raccolta della storia clinica (l’anamnesi) e delle abitudini personali.
La visita cardiologica inizia con un colloquio con il medico cardiologo che porrà una serie di domande alla persona per comprendere lo stato di salute e gli eventuali motivi per cui intende sottoporsi a visita. Il medico cerca di raccogliere anche una serie di informazioni sullo stile di vita del soggetto, ad esempio le abitudini alimentari, se fuma e se in famiglia sono presenti persone con malattie cardiache (colloquio di anamnesi). La visita continua quindi con l’esecuzione dell’elettrocardiogramma per procedere con l’esame cardiaco vero e proprio con le consuete fasi di ispezione, palpazione e auscultazione.
La visita cardiologica non prevede alcuna preparazione specifica. Si consiglia di portare con sé i referti degli ultimi esami eseguiti, la propria documentazione clinica e l’elenco di eventuali terapie farmacologiche in corso.
Durante la visita, il cardiologo può consigliare altri esami come l’ecocardiogramma, il test da sforzo, l’holter elettrocardiografico (un elettrocardiogramma continuo lungo 24 ore) o il monitoraggio della pressione arteriosa (holter pressorio).
Test da sforzo con cicloergometro
È quell’esame diagnostico effettuato su una cyclette che fotografa il comportamento della frequenza cardiaca sotto stress in un ambiente clinico controllato.
Il test consiste nell’esecuzione di un elettrocardiogramma durante uno sforzo fisico, valutando le reazioni dell’apparato cardiocircolatorio rispetto ad una situazione di normalità. L’elettrocardiogramma viene effettuato continuativamente durante la prova aumentando gradualmente l’intensità.
Questo esame è significativo per la valutazione dei disturbi in condizioni di attività fisica ed è usato per diagnosticare in particolare la cardiopatia ischemica, condizione in cui non vi è un sufficiente apporto di sangue e di ossigeno al cuore; per individuare eventuali alterazioni elettrocardiografiche sospette per insufficienza coronarica o individuare l’eventuale insorgenza di aritmie cardiache indotte dallo sforzo, nonché valutare la capacità di lavoro dell’organismo in condizioni di sforzo, con particolare attenzione alla frequenza cardiaca ed alla pressione arteriosa.
La prova si svolge in circa 20 minuti, durante i quali la persona dovrà pedalare aumentando gradualmente lo sforzo.
Come per l’elettrocardiogramma, l’esame viene effettuato mediante elettrodi adesivi posizionati sul torace. Durante l’esame viene eseguito anche un controllo della pressione arteriosa.
Lo sforzo richiesto varierà in base alle possibilità del soggetto sottoposto ad esame. È importante aumentare significativamente il lavoro del cuore per poter avere risultati validi, sempre in base alle facoltà del tester. Spesso, infatti, l’apporto di ossigeno risulta sufficiente in condizioni di riposo e diminuisce con l’aumentare dello sforzo.
Questo tipo di controllo, indolore e sicuro, non prevede particolari norme di preparazione e solitamente non presenta controindicazioni di alcun tipo. Si consiglia un eventuale pasto leggero, evitare di fumare o assumere alcolici e non sospendere eventuali terapie farmacologiche. È consigliabile un abbigliamento comodo, che permetta libertà nei movimenti degli arti inferiori. Al fine di migliorare l’adesione delle piastrine alla pelle, nei pazienti di sesso maschile potrebbe essere necessaria una depilazione della parte anteriore del torace, parte centrale parte della zona sottostante il capezzolo di sinistra.
Ecocardiogramma
L’ecocardiogramma (o ecocardio) è un’ecografia del cuore; è un esame diagnostico che, attraverso una sonda a ultrasuoni, poggiata sul torace, visualizza la struttura del muscolo cardiaco e vasi sanguigni; lo spessore e l’ispessimento delle pareti del cuore e la loro motilità nel corso dell’attività cardiaca e il flusso di sangue all’interno delle sue camere (gli atri e i ventricoli).
L’ecocardiogramma esplora la morfologia e la funzione delle strutture cardiache senza creare alcun fastidio. Poiché il cuore è situato all’interno della cavità toracica, per poter eseguire un ecocardiogramma, la persona deve essere a torace completamente scoperto.
Una volta posizionati alcuni elettrodi per ottenere una traccia elettrocardiografica, lo specialista esegue l’esame semplicemente appoggiando una sonda sul torace. Tra la sonda e la pelle viene applicato un gel di acqua e sali che impedisce all’aria, attraverso la quale gli ultrasuoni non riescono a viaggiare, di frapporsi.
Si tratta di un esame non invasivo, non doloroso né fastidioso che non richiede alcuna precauzione o preparazione specifica.
Holter pressorio
L’Holter pressorio è un esame diagnostico non invasivo, indolore, che consente una registrazione dinamica nelle 24 ore: permette di valutare la variabilità (ossia gli… “alti e bassi”) che caratterizza i valori della pressione arteriosa (oltre a fornire importanti ragguagli sui livelli di pressione nelle ore notturne); utilizza lo stesso principio della misurazione della pressione attraverso uno strumento chiamato sfigmomanometro.
L’Holter pressorio è di fatto uno sfigmomanometro portatile di dimensioni ridotte, capace di funzionare in maniera autonoma dopo l’accensione iniziale. In pratica, si tratta di un apparecchio, fissato alla vita, che misura e registra questi dati numerose volte durante la giornata, e al termine del periodo di osservazione è possibile vagliare il comportamento della pressione arteriosa durante le diverse attività svolte (dall’esercizio fisico ai pasti, dalle situazioni emotivamente coinvolgenti al sonno).
Lo strumento va tenuto per 24 ore e la pressione arteriosa viene registrata automaticamente ogni 30 minuti circa (o secondo gli intervalli decisi dal medico cardiologo). È importante indossare abiti comodi e facili da sfilare e rimettere, per ridurre il rischio di urtare o muovere lo strumento che misura la pressione arteriosa, causandone il mal funzionamento. In questo periodo è importante annotare in dettaglio (diario clinico) ogni dato utile per l’interpretazione dell’esame come l’attività lavorativa, l’attività fisica, i disturbi percepiti, momenti particolari di stress, i pasti, il sonno, tutti associati ai relativi orari.
Trascorse le 24 ore l’Holter pressorio viene tolto e riconsegnato alla struttura specialistica con il diario clinico. Il cardiologo valuta i dati delle registrazioni confrontandoli con le annotazioni sulle attività svolte e consegna i risultati (referto) unitamente alla prescrizione di cure o di altri accertamenti, se necessari.
Non è prevista alcuna preparazione prima di sottoporsi all’indagine. Una volta applicato l’holter pressorio, però, è importante svolgere tutte le normali attività quotidiane, evitando attività fisiche particolarmente intense (sport).
ECG dinamico 24h (Holter cardiaco)
Questa metodica diagnostica viene impiegata per sorvegliare in maniera continuativa l’attività elettrica del cuore per tutto l’arco della giornata. L’ECG dinamico (o Holter ECG) 24h è un elettrocardiogramma portatile che valuta la risposta cardiaca del paziente mentre svolge le abituali attività quotidiane.
Il monitoraggio con tale indagine strumentale può essere anche più lungo, può essere infatti protratto anche per 48 ore fino a giungere persino a 5 giorni, se le indicazioni mediche lo richiedono.
L’ECG dinamico (Holter ECG) è un piccolo apparecchietto (registratore) portatile collegato alla pelle mediante dei fili elettrici e delle speciali piastrine adesive posizionate sul petto. Le piastrine ed i fili captano e trasmettono l’attività elettrica generata dal cuore all’apparecchio che, a sua volta, la registra in memoria. In questo modo il sistema è in grado di memorizzare tutti i battiti cardiaci (di solito per un periodo di 24 ore).
Durante la registrazione di questo speciale elettrocardiogramma, il soggetto dovrà eseguire la sua attività quotidiana senza limitazioni, ponendo solo cura al fatto che le piastrine non si stacchino dalla pelle per movimenti eccessivi.
L’analisi del tracciato registrato nelle 24 ore permette di definire la presenza di un disturbo del ritmo (aritmia) o di un difettoso apporto di sangue al cuore (ischemia) e di correlare gli eventuali sintomi avvertiti dalla persona con le alterazioni dell’elettrocardiogramma.
Trascorse le 24 ore l’Holter ECG viene tolto e riconsegnato alla struttura specialistica, preferibilmente con la segnalazione delle attività svolte nei veri orari. I dati saranno scaricati con appositi software ed il cardiologo produce la propria valutazione confrontandoli con le annotazioni sulle attività svolte e consegna i risultati (referto) unitamente alla prescrizione di cure o di altri accertamenti, se necessari.
L’esame non richiede alcuna norma di preparazione. Al fine di migliorare l’adesione delle piastrine alla pelle, nei pazienti di sesso maschile potrebbe essere necessaria una depilazione della parte anteriore del torace, parte della zona sottostante il capezzolo di sinistra.
ECG dinamico 48h / 5 gg (Holter cardiaco)
L’ECG dinamico (Holter ECG) può essere prolungato, dalle consuete 24 ore, a 48 h o fino a 5 giorni, dietro indicazioni del medico cardiologo.
L’esame funziona nello stesso modo, quindi attraverso l’uso di un piccolo apparecchietto (registratore) portatile, collegato alla pelle mediante piccoli elettrodi monouso posizionati sul petto. Le piastrine ed i fili captano e trasmettono l’attività elettrica generata dal cuore all’apparecchio che, a sua volta, la registra in memoria. In questo modo il sistema è in grado di memorizzare tutti i battiti cardiaci per tutto il periodo delle 48 h/5gg.
Trascorse le 48 ore/5 giorni l’Holter ECG viene tolto e riconsegnato alla struttura specialistica, preferibilmente con la segnalazione delle attività svolte nei veri orari. I dati saranno scaricati con appositi software ed il cardiologo produce la propria valutazione confrontandoli con le annotazioni sulle attività svolte e consegna i risultati (referto) unitamente alla prescrizione di cure o di altri accertamenti, se necessari.
L’esame non richiede alcuna norma di preparazione. Al fine di migliorare l’adesione delle piastrine alla pelle, nei pazienti di sesso maschile potrebbe essere necessaria una depilazione della parte anteriore del torace, parte della zona sottostante il capezzolo di sinistra.
Controllo PM e ICD
Le sigle indicano rispettivamente i pacemaker e i defibrillatori impiantabili. L’esame in questione prevede il controllo elettronico (telemetrico) dei dispositivi quali, appunto, pacemaker (PMK) o del defibrillatore impiantabile (ICD) eventualmente presenti nel paziente.
Attraverso una sonda esterna che si posiziona sul torace del paziente e che è collegata ad un particolare pc (denominato programmatore), è possibile controllare l’apparecchio impiantato e analizzare i dati immagazzinati nella sua memoria, al fine di constatare l’effettivo funzionamento del dispositivo, lo stato di carica e la presenza di aritmie.
Il monitoraggio del device serve per verificare che non vi siano possibili malfunzionamenti del dispositivo e dei cateteri che, in alcuni casi, possono essere corretti mediante una riprogrammazione elettronica. In aggiunta, il controllo elettronico fornisce anche informazioni utili per ottimizzare la gestione clinica del paziente.
L’esame dura circa 10 minuti è non invasivo ed asintomatico.
Ecocolordoppler
L’esame Ecocolordoppler è la principale metodica di screening vascolare. È un esame non invasivo e ripetibile, che sfrutta gli ultrasuoni per studiare morfologicamente (ecografia) ed emodinamicamente (doppler) le pareti ed il flusso dei vasi arteriosi e venosi.
Per esempio negli arti inferiori è possibile verificare se la direzione del flusso sanguigno segua un andamento invertito rispetto alla normale direzione.
L’accertamento assume particolare importanza per sondare le arterie carotidi, i vitali vasi che decorrono ai lati del collo e nutrono il cervello: un ecodoppler di tali condotti arteriosi servirà a evidenziare la presenza di eventuali incrostazioni, temibili perché potenziali cause di ictus.
Sempre con tale tecnica è possibile studiare l’aorta addominale, la grande “autostrada” arteriosa che può subire restringimenti (steno-ostruzioni) e dilatazioni (aneurismi).