
La Diffusion Whole Body, Risonanza Magnetica avanzata, entra a far parte del Dizionario della Salute del Corriere della Sera.
Che cosa significa?
Il Corriere della Sera ha creato una scheda tecnica e in continuo aggiornamento relativa alla Diffusion Whole Body. L’obiettivo è quello di creare un bacino a cui tutti quanti possano attingere e conoscere le più rilevanti innovazioni in ambito medico-scientifico.
Contenuto:
Diffusion Whole Body
- Che cos’è la Diffusion Whole Body
- Come funziona la DWB
- Come si svolge l’esame
- Raccomandazioni e istruzioni per l’uso

- Che cos’è la Diffusion Whole Body
Dai numerosi studi sulla popolazione dei soggetti malati è chiaramente emerso che la DWB ottiene risultati diagnostici sovrapponibili a quelli forniti dalla TC e dalla PET (la Tomografia a Emisisone di Positroni), ma ha il grande vantaggio di non utilizzare radiazioni ionizzanti né liquidi di contrasto, e di essere perciò del tutto sicura. Si usa dire, in tal senso, che si tratta di un esame a «rischio biologico zero».
♦ Proprio alla luce di questa innocuità di base, oggi la DWB viene raccomandata per la diagnosi precoce dei tumori nei soggetti asintomatici a elevato rischio di svilupparli (per esempio, gli individui affetti dalla sindrome di Li-Fraumeni, una condizione ereditaria che predispone il paziente all’insorgenza di diverse neoplasie) e può essere utilizzata anche nelle persone asintomatiche, apparentemente sane, della popolazione generale. L’obiettivo: identificare un tumore maligno nascente e avviare tempestivamente le cure del caso. Perché si sa: più la neoplasia è circoscritta, maggiori sono le chance di debellarla.
- Come funziona la DWB
- Come si svolge l’esame
Il test, come s’è detto, dura circa 30 minuti: non comporta disagi o sensazioni dolorose, non richiede alcuna preparazione specifica (non c’è bisogno di digiunare prima dell’esame), non diffonde radiazioni ionizzanti e non prevede l’inoculazione di mezzi contrasto. Dopo aver concluso l’esame, la persona può tornare alle normali attività senza limitazioni o avvertenze particolari.
- Raccomandazioni e istruzioni per l’uso
♦ L’esame di DWB è una procedura già consolidata per lo studio di numerosi tumori maligni (come il mieloma multiplo e i tumori prostatici e mammari avanzati) e si sta imponendo in numerosi Centri, nazionali e all’estero, come una risorsa agevole e affidabile per la diagnosi precoce dei tumori maligni. Mammografia, PSA, Pap-test e ricerca del sangue occulto nelle feci sono gli accertamenti classici che consentono di diagnosticare precocemente quattro tumori diffusi: alla mammella, alla prostata, all’utero e al colon. Ma non esisteva un’indagine che mirasse a scovare in una sola sessione le lesioni tumorali nei restanti organi: i reni, il pancreas, le ossa, il fegato… La DWB riesce ad aprire, col suo occhio hi-tech, una “finestra” sul corpo umano dei soggetti asintomatici alla ricerca di tutte queste altre problematiche, senza però sostituirsi ai citati, preziosi esami di screening offerti dalla sanità pubblica.
♦ Nel campo della diagnostica medica è cruciale il potere di un test di identificare il maggior numero possibile di persone colpite da una certa malattia: si parla di sensibilità dell’esame. La DWB ha già da tempo dimostrato la sua performance in svariate studi scientifici e in particolare in una metanalisi del 2014 (pubblicata sull’European Journal of Radiology), da cui è emersa una sensibilità paragonabile a quella della PET nel riconoscimento di diversi tipi di tumori, primitivi e metastatici.
♦ La rivista scientifica americana Radiology, la più prestigiosa nel settore della Radiologia, ha diffuso alla comunità scientifica – nel giugno del 2021 – i contenuti di una collaborazione internazionale che fissano le Linee Guida nell’impiego della DWB per la diagnosi precoce dei tumori, direttive denominate ONCO-RADS, acronimo di Oncologically Relevant Findings Reporting and Data System. Questo traguardo ha fissato, a livello mondiale, paletti ufficiali e indicazioni inequivocabili nell’acquisizione e nella lettura dei dati ottenuti con la DWB. Il documento (di cui il primo firmatario è il radiologo italiano Giuseppe Petralia) stabilisce in pratica gli standard di utilizzo, interpretazione e refertazione della DWB, ai quali, da adesso in poi, tutti i radiologi del globo possono attenersi per ricavare risultati diagnostici rigorosamente uniformi e confrontabili, anche se acquisiti in sedi e contesti diversi.