
Settimana per la prevenzione oncologica: l’arma più potente contro il cancro
Aspettiamo tutti con ansia la fondamentale misura di prevenzione al Covid che è la vaccinazione. Nel frattempo, o subito dopo, può essere d’aiuto prestare attenzione a un altro aspetto importante per la nostra salute: “recuperare” i controlli e gli esami trascurati durante la pandemia, in particolare quelli che riguardano la prevenzione dei tumori.
Soltanto nei primi nove mesi del 2020 infatti sono stati eseguiti due milioni di screening oncologici in meno rispetto all’anno precedente: in pratica un esame su cinque, tra quelli programmati, è stato “saltato”. Questo dato, tratto dal secondo rapporto dell’Osservatorio Nazionale Screening recentemente pubblicato, desta grandi preoccupazioni su quella che sarà una delle conseguenze più gravi dell’emergenza Covid, l’aumento di tumori non diagnosticati in fase precoce e quindi molto più difficili da curare. Un fenomeno, secondo gli specialisti, che sarà drammaticamente visibile nella seconda metà di quest’anno e soprattutto nel 2022 e che è destinato ad aggravarsi in questo ulteriore periodo di emergenza. Da qui l’appello degli specialisti, in occasione della Settimana della Prevenzione Oncologica, promossa dalla Lilt (Lega Italiana per la lotta ai tumori) a non tralasciare la prevenzione primaria (sana alimentazione e corretto stile di vita) e la diagnosi precoce.
I dati dell’Osservatorio riguardano poi i tre screening principali, quelli cioè che sono previsti dal Servizio Sanitario nazionale: la mammografia, il Pap test (oggi collegato con il test dell’HPV, cioè del papillomavirus) per il controllo dell’utero, e la ricerca del sangue occulto nelle feci (ed eventuale colonscopia) per i tumori del colon-retto. In questi casi nella maggior parte delle Regioni i cittadini vengono sollecitati e invitati a sottoporsi ai controlli e ovunque, nonostante i problemi ospedalieri, molte strutture dedicate sono rimaste attive. Ma la paura del Covid sembra aver innalzato una barriera e fatto dimenticare una prevenzione altrettanto importante. Poi ci sono molte altre forme tumorali, il cui controllo non rientra negli screening del Servizio Sanitario e per le quali la situazione potrebbe essere anche più grave.
E’ fondamentale quindi tornare a seguire i programmi di prevenzione e prestare attenzione, con il proprio medico, a tutti i possibili segnali che possono riguardare tutti gli altri tipi di tumori. Oltre ai test “ufficiali”, che vanno comunque eseguiti, esiste una tecnica che permette di mettersi tranquilli controllando l’intero corpo con un solo esame. Si chiama DWB (Diffusion Whole Body) ed è una semplice Risonanza Magnetica, “specializzata” nella diagnosi precoce dei tumori solidi anche di piccolissime dimensioni. Non utilizza radiazioni né mezzi di contrasto, non richiede particolari preparazioni, dura circa 40 minuti. Può essere prenotata presso l’Istituto Europeo di Oncologia, a Milano, o in un centro specializzato, unico in Italia, l’ASC di Castelli Calepio, presso Bergamo. Vaccinazione ed esami di prevenzione oncologica quindi: due passi per recuperare un po’ di tranquillità.