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Nuovo centro diagnostico: Simone Moro Testimonial

Nuovo centro diagnostico: Simone Moro Testimonial

Nuovo centro diagnostico: Simone Moro Testimonial

Un investimento di cinque milioni di curo, messi sul piatto da una squadra di imprenditori bergamaschi (del Sebino e della Val Calepio): sette aziende e dieci so­ci. Taglio del nastro ieri a Ca­stelli Calepio. Per il centro diagnostico ASC (l’acronimo sta per Advanced Screening Centers). Il polo, costruito in via Aldo Moro, offre al pubbli­co un unico esame: la Diffu­sion whole body.

Detta in termini semplici, una risonanza magnetica che passa a setaccio l’intero corpo con lo scopo di scovare eventuali tumori. Il paziente si sdraia su un lettino disposto all’interno di un anello. Lì ci rimane, all’incirca, per una mezz’oretta e la macchina esegue l’esame: «È un dispositivo che abbiamo iniziato a utilizzare nel 2009 all’interno dell’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano per i pazienti oncologici – spiega Giuseppe Petralia, vicedirettore del dipartimento di Radiologia dello Ieo. Il nostro fondatore, il professor Umberto Veronesi, ne aveva colto sin dall’inizio la potenzialità. Si tratta, infatti, di uno strumento di diagnosi precoce. Con questa macchina possiamo individuare iI tessuto canceroso sia in persone già affette da patologie, sia in persone sane. E lo possiamo fare con una tecnica non invasiva, senza alcun rischio biologico, ovvero nessuna radiazione né mezzo di contrasto. Con questo esame, che naturalmente non sì sostituisce agli screening promossi dal Sistema sanitario nazionale, siamo in grado di rilevare altera-zioni cancerose molto picco-le, anche di 3-4 millimetri».

Un esame, il Diffusion whole body, che – secondo quanto riferiscono dall’ASC -viene effettuato solo allo Ieo di Milano, per quanto riguarda l’Italia, e in altri quattro centri in Europa.Si tratta di prevenzione. E fra i primi a testare il nuovo dispositivo di Castelli Calepio c’è stato, ieri pomeriggio, proprio bergamasco Simone Moro, reduce da conferenze tenute in mezza Europa. «Sono interessato da sempre a capire come funziona la macchina “uomo” e a mantenere il mio corpo in salute. Non tanto per questioni di allenamento, quanta per sentirmi bene. Un esempio? Prima di venire qui ho fatto 23 chilometri di corsa, in salita. Anche questo fa parte dei meccanismi di prevenzione. Ecco perché ho accettato di buon grado la proposta degli imprenditori di questo nuovo centro: sempre di prevenzione si tratta».

Ma quanto costa sottoporsi all’esame proposto dall’ASC se non sei Simone Moro né un qualsiasi altro testimonial? Cifra tonda, non proprio spiccioli: mille euro.

«Il nostro centro è nato come una start up innovativa senza fini di lucro – spiega Piera Esposito, presidente dell’ASC – Advanced screening center – a nome degli imprenditori che hanno investito per la realizzazione del nuovo polo di Castelli Calepio – nella quale lavorano operatori dello Ieo. Tutti gli utili saranno reinvestiti nell’acquisto di nuovi dispositivi, con due finalità: il primo, quello di far salire da uno a tre il numero di “scatole magiche” a disposizione e, il secondo, quello di abbassare fino a 600 curo il costo dell’esame. E proprio a proposito di costi: il 10%. del tempo macchina sarà: riservato a pazienti meno abbienti ai quali sarà dedicata uno tariffa pari a 200 euro».

 

Autore: SARA VENCMARUTTI

Testata: L’Eco di Bergamo