«Il costo dell’esame è di 1.000 euro e, come tale, non può essere proposto come screening per la popolazione in generale. Ha il vantaggio di indagare in un solo esame tutti i distretti corporei non sottoposti a screening, in particolare fegato, ossa, pancreas, linfomi, ma non sostituisce gli screening tradizionali», sottolinea Giuseppe Petralia, radiologo dello Ieo, lo specialista che fin dall’inizio ha studiato le caratteristiche del nuovo esame. «Il vero limite sta nel fatto che per analizzare i risultati occorre un addestramento specifico e molta esperienza, per limitare il rischio di “falsi positivi”, percentuale comunque bassissima».